De Chirico, Guttuso e non solo

1948, Sergio Vertecchi apre un piccolo spazio commerciale specializzato in prodotti di cartoleria nel cuore di Roma, vicino a piazza di Spagna. Dopo pochi anni le insegne Vertecchi saranno punto di riferimento per professionisti e appassionati delle Belle Arti, luogo d’elezione e di incontro dei grandi artisti italiani del ‘900.

Luciano Vertecchi, fratello del fondatore, Amministratore Unico dell’azienda e Cavaliere del Commercio, ci racconta gli oltre 70 anni di storia di un’impresa rimasta “di famiglia”, che ha saputo portare l’eccellenza dei suoi prodotti in Italia e nel mondo. Anche con l’aiuto di GLS.

De Chirico, Guttuso, Cagli, Burri, Fazzini fino a Vespignani, Maccari e Cantatore. La storia di Vertecchi è anche la storia di clienti d’eccezione…

Una storia di cui siamo orgogliosi perché testimonia la nostra capacità di essere stati e di continuare a essere una realtà di riferimento per il mondo degli artisti, ma anche di architetti, designer, scenografi, studenti e docenti dell’Accademia delle Belle Arti.

Un privilegio che nasce da un’intuizione di mio fratello Sergio e da una scelta “storica” che si è dimostrata vincente: siamo stati i primi in Italia ad andare nel mondo per cercare prodotti innovativi e di qualità, ad esempio importando i colori acrilici per la pittura direttamente dagli Stati Uniti.

Per questo, il settore dei materiali per le Belle Arti rimane la nostra vocazione e il cuore della nostra azienda. Una passione che continuiamo a coltivare anche organizzando corsi di pittura e hobbistica, finanziando progetti artistici e dedicando spazi a mostre di artisti affermati ed emergenti.

Belle Arti, ma non solo…

Possiamo dire che la parola “cartoleria” interpretata nella sua accezione più ampia rappresenta perfettamente il mondo Vertecchi. Nel corso del tempo abbiamo moltiplicato i nostri spazi commerciali, con altre aperture in centro e nelle zone Flaminio Parioli e Tintoretto EUR, per ampliare la nostra presenza e sviluppare un’offerta unica per completezza e qualità. Chi entra nei nostri negozi vive l’esperienza di scoprire una straordinaria esposizione di prodotti in gran parte esclusivi, innovativi e sorprendenti: dalle più prestigiose penne da collezione ai gadget, dalle decorazioni per le feste ai prodotti tecnici per il lavoro, l’ufficio e la scuola, dalla cartotecnica agli articoli da regalo e per la casa. Tutto di tutto e molto di più.

Un’offerta che vi consente di distinguervi da una concorrenza sempre più agguerrita?

Sicuramente sì. Continuare a proporre prodotti che altri non possono offrire, puntando sull’innovazione è, da sempre, la chiave del nostro successo. Tenere il passo non è facile, ma a nostro favore gioca il fattore più importante: essere rimasti fedeli alla nostra natura di azienda “familiare”. Un vero e proprio vantaggio competitivo guidato da valori che altri non possono vantare: passione, impegno personale, condivisione di un progetto comune. I miei figli Giorgia, Sergio e Anna rappresentano la seconda generazione dei Vertecchi in azienda. Un passaggio generazionale che apre nuovi orizzonti di futuro.

A proposito di innovazione e futuro: il brand Vertecchi è anche sempre di più on line…

Possiamo dire che anche per quanto riguarda le nuove tecnologie siamo stati precursori, informatizzando l’azienda già negli anni ’80. Naturalmente il grande salto è stato l’e-commerce, una scelta che ci ha consentito di uscire dall’ambito locale per portare la nostra offerta non solo in Italia, ma anche nel mondo, con spedizioni quotidiane verso i Paesi europei e gli Stati Uniti.

Il canale e-commerce è, ovviamente, uno strumento importante di incremento del fatturato, ma non solo: la logica multicanale genera sinergie positive tra negozi “fisici” e on line che si promuovono a vicenda. Ad esempio, i turisti che comprano nei nostri negozi di Roma scoprono che possono continuare a farlo anche quando ritornano a casa.

Come si sviluppa la vostra attività di e-commerce?

Siamo presenti sulle grandi piattaforme, in particolare Amazon e eBay, ma abbiamo sviluppato anche il nostro sito di e-commerce che è un vero e proprio marketplace multi-brand. Un modello attualissimo, considerato che molte grandi realtà mono marchio stanno trasformando le loro piattaforme in multi-brand per conquistare nuovi settori di mercato. Oggi le vendite on line rappresentano circa il 13% del nostro fatturato, di cui il 30% verso l’estero. Un risultato importante anche per la soddisfazione di vedere riconosciuto nel mondo un marchio nato oltre 70 anni fa in un piccolo negozio nella Roma del dopoguerra.

Se parliamo di e-commerce, parliamo di spedizioni. Qui entra in campo GLS. Perché lo avete scelto come partner di fiducia?

Nei periodi di punta gestiamo una media di 400 spedizioni al giorno. Sappiamo che nella filiera dell’e-commerce la gestione delle spedizioni è una fase fondamentale e potenzialmente critica, in particolare nel cosiddetto “ultimo miglio”. Ritardi o problemi nella consegna possono compromettere un’organizzazione per il resto perfetta. Considerato che è l’unica attività che non possiamo gestire direttamente in azienda, abbiamo cercato un partner in grado di garantirci la massima affidabilità. Dopo aver provato altri fornitori, GLS è, ormai da 10 anni, il nostro unico punto di riferimento per molti motivi, ma soprattutto per la disponibilità e la vicinanza quotidiana delle persone della Filiale di Fiano, che si fanno carico anche di contattare direttamente i nostri clienti nel caso di eventuali problemi. Per il resto: puntualità nelle consegne, i più avanzati e flessibili servizi di gestione dei ritiri a disposizione dei destinatari e, perché no, costi competitivi. In sintesi, una scelta ideale.

Per finire: è vero che per Vertecchi il Natale è un momento magico?

Verissimo. Per i romani, da sempre, gli addobbi natalizi di Vertecchi sono una tradizione nella tradizione. Nel periodo delle feste dedichiamo uno dei nostri negozi esclusivamente a prodotti di Natale che arrivano da tutto il mondo, oltre a realizzare addobbi personalizzati nelle case anche di personaggi famosi.

Tutto sommato ci sentiamo un po' colleghi di Babbo Natale.